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Deterioramento targhe

Situazione giuridica

In caso di targa deteriorata o se la superficie bianca non è rifrangente o comunque se non è garantita la leggibilità della targa si deve provvedere alla reimmatricolazione del mezzo presso organi ACI, Motorizzazione o le numerose agenzie pratiche auto presenti (non è in alcun modo possibile riverniciarla o procedere per altre vie): un dovere che spetta per legge al proprietario dello stesso.


Cosa si rischia?

Come appena sottolineato, in caso di targa deteriorata il mezzo non può circolare. Un disposizione, questa, da non sottovalutare: chi verrà sorpreso ad utilizzare un veicolo con targa “non chiaramente e integralmente leggibile” (secondo precisa disposizione del Codice Stradale) rischia infatti di incorrere in una doppia sanzione. La prima, di tipo pecuniario, prevede una multa da 42 a 173 euro, mentre la seconda, accessoria, prevede il fermo amministrativo del mezzo per tre mesi e la confisca della targa illeggibile. In caso di recidiva le forze dell’ordine possono inoltre procedere con la confisca del veicolo: conviene dunque procedere alla reimmatricolazione dello stesso prima possibile, specie se si è già stati sanzionati.

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